san giovanni battistaDopo che tanti peccatori erano scesi nelle acque del Giordano per farsi battezzare, Gesù, l’ innocente decide di scendere anche lui in quelle acque e di sporcarsi come tutti gli altri. Gesù parte, dà inizio alla sua missione. E parte del Giordano. È il fiume dove Israele aveva sospirato prima di entrare nella terra promessa. Ora la promessa si rinnova e si compie definitivamente: un altro Giosuè, un certo Gesù, torna di nuovo lì, al Giordano, prende per mano questo popolo di peccatori e li accompagna nella nuova e definitiva terra promessa, nella felicità, nella vita eterna; li accompagna a superare la morte.

Gesù inizia l sua missione perché ha ben chiara la strada da percorrere, si chiama paradosso, rovesciamento: è il Dio che si fa servo (“ecco il mio servo che io sostengo”Is. 42,1); è il forte che si fa debole (“sono io che ho bisogno di essere battezzato da te”); è l’innocente che si confonde con i peccatori (“lascia fare per ora”). Davanti a questa partenza decisa di Gesù, Giovanni Battista è sconvolto. Non vuole che l’umano battezzi il divino. Dio sconvolge i nostri piani! “Lascia fare per ora...”: quante volte non capiamo l’agire di Dio nella nostra vita, quante volte vorremmo impedirgli di agire nella nostra vita! Eppure Dio si rivela proprio in questo Gesù, non in un altro: “questi è il Figlio mio” non un altro.

Buona Domenica!
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