Il grande silenzio che avvolge il Sabato Santo è rotto dal canto dell’Exultet, urlo gioioso e di liberazione nella notte della veglia pasquale. Il grande silenzio non è vuoto ma gravido. È come un grande respiro che si prende prima di fare qualcosa di importante.

Tra la Croce e la Pasqua c’è un mare di silenzio che bisogna attraversare. C’è da seguire quelle donne del Vangelo che quando era ancora buio di mattino si misero in cammino verso la tomba di Gesù. Sono convinte di dover ungere un cadavere, ma si ritroveranno a dover attraversare il vuoto della tomba. Il profumo che doveva servire per un morto diventa il profumo di un vivo. ‘‘ Chi ci rotolerà via la pietra dal sepolcro?’’ si domandavano quelle donne lungo la strada. Ma quando arrivarono lì, quella pietra era stata tolta da un Altro. La vita ci fa convincere di molte cose, e la Pasqua mette in discussione le nostre convinzioni sedimentate proprio a causa di quello che abbiamo vissuto. Tutti abbiamo macigni che non sappiamo come spostare e che ci pesano addosso molto spesso fermando i nostri cammini e soffocando le nostre speranze.

Sappi che Cristo nostra speranza è risorto. Non cedere alla tentazione di non crederci più.

Buona Pasqua fratello e sorella!

Don Leonardo