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Categoria: Tutto è stato fatto per mezzo della Parola
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IsaiaNoi aspettiamo Dio non nel timore e tremore, ma nella gioia. È quanto la terza domenica di Avvento, detta Laetare, cioè della gioia, ci vuol far vivere oggi.

Il profeta Isaia nella prima lettura annuncia la venuta del Signore come liberazione apportatrice di gioia. La venuta del Signore, infatti, significherà guarigione e liberazione per tutti i poveri, per tutti i cuori spezzati, per i prigionieri e gli incatenati. E questo «anno di grazia del Signore» riguarda tutti, per-ché noi tutti siamo prigionieri in noi stessi, incatenati da noi stessi, non intatti, ma così frammentati e poveri che non possiamo guarirci da soli. Ma non da fuori, con un miracolo estraneo, Dio realizza la guarigione, bensì dal nostro interno, co-me un organismo guarisce solo dal di dentro. E poiché Dio ha seminato il suo Santo Spirito nel nostro cuore, questo Spirito può mutarci da dentro: «come la terra pro-duce la vegetazione e un giardino fa germogliare i semi.» Il Dio che ci ha creato non è lontano o straniero per il nostro intimo più intimo. Egli ha la chiave della nostra più segreta profondità. Noi avvertiamo forse solo col tempo che egli è in noi da lungo tempo all’opera.

Buona Domenica! Don Leonardo

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