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Categoria: Tutto è stato fatto per mezzo della Parola
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img 0139Vigilare ed aspettare nella speranza, anche se è notte, è sapienza; non tenersi pronte per l’ora è insipienza per le vergini della parabola del Vangelo di oggi. Nell’ora della morte l’uomo deve avere presso di sé l’olio della sua prontezza, non può torna-re indietro per acqui-starsi chissà dove questa prontezza. Viene ammesso chiaramente nella parabola che le ore della notte e dell’incertezza possono essere lunghe, che nel tempo della vita può esserci anche per i prudenti qualcosa come un “appisolarsi”, tuttavia nel Cantico dei Cantici si legge: “Io dormo ma il cuore vigila” (5,2). Una prontezza nei riguardi Dio può essere viva in ogni momento anche in mezzo agli affari mondani. L’impossibilità a distribuire l’olio delle cinque fra le dieci vergini non ha niente a che vedere con il mistero della comunione dei santi, dove ogni santo è disposto a partecipare agli al-tri tutto ciò che è suo. Si tratta del raggiungimento della santità stessa che come tale non è partecipabile. Le vergini poi che arrivano e bussano troppo tardi, che vengono ricacciate come sconosciute, non allude a una durezza del cuore di Dio, ma unicamente al fatto che per la nostra tiepidezza e indifferenza può verificarsi un vero “troppo tardi” anche per noi. Dobbiamo comprendere la serietà dell’ammonizione finale della pagina evangelica: “Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora”.

Buona Domenica! Don Leonardo

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