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Categoria: Tutto è stato fatto per mezzo della Parola
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sacerdozioNel Vangelo di oggi viene preso di mira l’esempio falso e rovinoso dei dottori della legge e dei farisei, che insegnano la legge di Dio, ma non la praticano. Tutte le opere poi, che essi fanno, sono fatte per essere ammirati dagli uomini. Invece la Chiesa di Cristo è un popolo di fratelli, una communio in Dio, l’unico Padre e Signore, e in Cristo, l’unico maestro. E se Gesù fonda la Sua Chiesa su Pietro e gli altri apostoli e trasmette loro pieni poteri, ciò avviene per essere di servizio ai fratelli.

L’apostolo Paolo offre nella seconda lettura un’immagine ideale del ministero cristiano; egli ama la comunità affidatagli come una madre il suo bambino. Si comporta con essa non come un impiegato, un ufficiale, ma personalmente: fa partecipare i fratelli alla sua vita, come ha fatto Cristo. Dunque egli non vuole essere di peso alla comunità, il suo servizio non vuole che sia pagato, perciò lavora. E la più grande gioia consiste nel fatto che la gente lo riconosce realmente come servo. Egli non vuole acquisire influsso sulla comunità; ciò a cui unicamente mira è che la parola di Dio sia «efficace in voi credenti». Anche lui sperimenterà false accuse: sete di dominio, ambizione. Ma egli sa che cose simili appartengono al ministero sacerdotale. « Ingiuriati, consoliamo, siamo diventati come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti». (1Cor. 4,12)

Buona Domenica! Don Leonardo

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